Le nuove Mele nascono col Verme
Quando viaggi sulla tua auto ti senti sicuro? Non è uno spot pubblicitario, ma una domanda provocatoria. Certo è impossibile rispondere in senso assoluto, troppi sono i fattori da considerare quando si parla di sicurezza, non basta viaggiare a bordo di una vettura moderna dotata delle tecnologie più innovative. Ma supponiamo di eliminare i rischi provenienti dall'esterno, supponiamo di viaggiare su una strada priva di ostacoli, in pieno deserto, con tempo sereno ed a velocità moderata.Quali rischi potremmo correre? Praticamente nessuno.
Ora immaginate che il computer di bordo della moderna vettura improvvisamente assuma il controllo delle principali funzioni in modo anomalo, ovvero non per assistere il conducente nella guida, ma per sostituirsi completamente a lui, rendendolo passeggero impotente, prigioniero nella propria auto e privo di ogni potere decisionale.
L'immagine è a dir poco agghiacciante! Vi sentireste ancora al sicuro a bordo di quell'auto? Io sono convinto di no.
Bene. Adesso entriamo nel mondo dei personal computer, dove sta accadendo esattamente quello che si ipotizzava nella paradossale visione descritta prima. Stanno cominciando a circolare macchine equipaggiate con un chip chiamato "fritz" progettato per assumere il "controllo decisionale" del computer sul quale è installato.
Non si tratta di un incubo fantascientifico, ma di contemporanea realtà. Se sia comunque un incubo lo lascio decidere ad ognuno di voi, così come ognuno di voi potrà "liberamente" scegliere se acquistare un computer appartenente a questa nuova generazione oppure no. L'importante è, in ogni caso, informarsi per comprendere esattamente a cosa andiamo incontro. Si tratta di un argomento indubbiamente complesso, ma comprensibile da tutti se trattato in modo semplice e non troppo tecnico.
In parole molto povere questa nuova generazione di computer implementa una tecnologia di autenticazione e certificazione sia del hardware che del software, sistema operativo compreso. Il cuore di questo meccanismo di verifica è proprio l'incriminato chip fritz, che sfrutta una serie di codici di cifratura per criptare il flusso di dati all'interno del pc. Il chip, in base alle specifiche dettate dai produttori di componenti e di programmi aderenti al consorzio conosciuto come "Trusted Computing Group" (ovvero "Gruppo Informatica Fidata"), può "decidere" quale hardware e quale software è possibile installare e quale, invece, no. Allo stesso tempo può consentire o meno l'esecuzione di brani musicali, contenuti multimediali, files di qualsiasi genere, persino semplici documenti di testo o pagine web. Ne deriva che potrebbe risultare impossibile continuare ad utilizzare quelle periferiche e quei programmi regolarmente acquistati che, però, non siano stati certificati dal TCG.
Vi lascio immaginare quale potrà essere il destino di Linux e di tutto il mondo open source e freeware. Dubito fortemente che i grandi gruppi e le multinazionali dell'informatica renderanno semplice e gratuito il processo di certificazione.
Ma c'è un aspetto ancor più grave e disarmante: non stupisce pensare che questa tecnologia possa essere abbracciata con favore dalle major dei settori musicali e cinematografici o da monopolisti come la Microsoft; quel che davvero risulta incomprensibile e frustrante è sapere che questi chip sono già installati sui nuovissimi Mac-Intel, per il momento praticamente inattivi se non per qualche funzione di verifica del hardware, ma comunque presenti.
Apple, sinonimo di libertà di pensiero e di espressione, volontà di staccarsi dai luoghi comuni, non massificarsi, pensare diversamente; Apple che tanto deve alla comunità Linux e open source per aver sostenuto Mac OS X generando un'infinità di eccezionali applicazioni per questa piattaforma; Apple che da sempre viaggia controcorrente e sfida le leggi di mercato proponendo prodotti davvero innovativi; ebbene, quella stessa Apple si sta piegando alle regole di una concorrenza che non ha mai considerato concorrenza: la diversità che diventa simile a tutti gli altri, l'alternativa che si uniforma. Che delusione.
Ci sarà mai una possibilità, un'altra strada da percorrere? Cosa può fare ognuno di noi per garantire a tutti la libertà di continuare a scegliere cosa fare con il "proprio" computer?
Anzitutto mantenersi aggiornati sugli sviluppi di questa tecnologia, magari partendo dal sito web www.no1984.org. In secondo luogo non dimenticando che la libertà più grande che abbiamo è la possibilità di orientare le nostre scelte commerciali e comportamentali secondo il nostro volere piuttosto che lasciarci spingere dalle politiche di massificazione imposte dai colossi del settore. Personalmente lascerei queste macchine impolverarsi sugli scaffali fino a quando non vengano ritirate dai produttori per essere sottoposte alla rimozione del chip liberticida.
A voi la scelta.
Giangiacomo Fanizzi
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